Superlega - 18 ottobre 2024, 09:20

Trento: Da Re sfida la sua "ex" Modena. "Unica piazza dove non ho vinto, nostalgia no, ma resta il rammarico"

Il dirigente veneto, da 11 anno Trento parla della sua esperienza modenese: "Dopo 11 anni a Trento non sento più nostalgia, ma il rammarico ce l'ho ancora"

Bruno Da Re tra i capitano delle due squadre trentine

Bruno Da Re tra i capitano delle due squadre trentine

MODENA - Su Il Resto del Carlino di Modena di ieri Alessandro Trebbi ha intervistato Bruno Da Re l'attuale presidente di Trentino Volley, ex direttore sportivo di Modena Volley, il miglior dirigente transitato sotto l'ombra della Ghirlandina negli ultimi 20 anni.

L'intervista


Settant'anni appena compiuti, ma come lui ancora non se ne vedono all'orizzonte. Bruno Da Re è ormai uno dei grandi saggi del volley italiano, presidente della Trento che domenica ospiterà Modena, la sua cattedrale incompiuta. "È l'unica piazza in cui non sono riuscito a vincere" racconta l'ex direttore generale gialloblù, che all'undicesima stagione con l'Itas dà voce ancora allo scoglio altissimo di Perugia da superare. "Forse più degli anni scorsi", racconta Da Re.


Dice? "Sì. Con Ishikawa la Sir secondo me è più forte perché Leon era spesso fuori nelle ultime stagioni, mentre il giapponese garantisce un equilibrio che l'opposto Ben Tara, ha un po' di esperienza. Se in Italia o in Europa si vuole vincere bisogna battere Perugia".


Dietro voi, Perugia e Piacenza chi vede messo meglio? "Vedo molto bene Verona, un team solido che si sta sistemando bene. Possono competere con le prime. Bisognerà vedere cosa fa Monza quando si assesterà con tutti i titolari, poi Modena, Milano, Civitanova".


Descriva Fabio Soli: scommessa o una scelta ponderata? "Scommesse, alla mia età, non sono più propenso a farne. La scelta di non proseguire con Lorenzetti è stata un momento difficile, una persona che mi resterà nel cuoreper sempre. La mia idea era di prendere un allenatore giovane, italiano, senz adoppio incarico perché io voglio tecnici a disposizione anche in estate. E' diverso da Angelo: Soli era quello con le caratteristiche migliori. E' un ragazzo che deve ancora fare una grande crescita, ma ne ha le capacità tecniche e mentali. E' pieno di energia ed entusiasmo"


Torniamo a Modena: le manca? "Sono undici anni a Trento, oggi non mi manca. Ma quello che si vive a Modena non lo si vive da nessun'altra parte d'Italia e del mondo. Aver finito così la mia esperienza lì mi dispiace, perché credo di non aver fatto nulla di male per vedere interrompere il mio contratto così". 

Quindi un rammarico c'è? "Sì, non aver mai vinto a Modena.  Il rammarico è quella gara 5 persa proprio qio a Trento con l'infortunio di Dennis nel 2011".

Questione tifosi: ha visto che Modena è senza tifo ufficiale? "E' strano, mi dispiace. Anche se a Modena il palasport si riempie sempre, per il dna della città. Ci sono stati anni in cui entravi al PalaPanini e due set li avevi già persi prima di partire: ricordo con la Sisley con il 'casino' che c'era anche prima che uscissimo dallo spogliatoio. Mi auguro che si ricostruisca, anche se quello del pubblico è un tema nazionale".

Cioè? "Abbiamo curve 'vecchie', pochi giovani coinvolti: noi domenica ad esempio faremo numeri bassi contro Modena. Stiamo pensando a promozioni".


Che ne pensa dell'abolizione del vincolo sportivo? La 'sua' Treviso ci ha scritto un manifesto.  "Io non lo farò. La riforma dello sport e quella del vincolo hanno appesantito il nostro mondo. Il problema è che con l'abolizione del vincolo i ragazzo non sono più tuoi e bisogna confrontarsi con questo. Non c'è più appartenenza, continuità nel lavoro. Ci auguravamo di crescere i nuovi Michieletto, Giannelli: quest'idea oggi non c'è più. Era lo spirito delle società che lavoravano con settore giovanile e non si rimpiazza con 3mila euro di 'tassa' alle famiglie. A 14 anni tesseri un giocatore e a 15 va dove vuole. Finiremo come il calcio, si firmeranno contratti lunghi anche ai quindicenni, ma a quell'età non si dovrebbe essere pagati per fare sport".

Alessandro Trebbi

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