Scandicci: Gaspari dopo il 3-0 a Perugia: "Il muro è la nostra forza, ma dobbiamo migliorare"

FIRENZE - La Savino del Bene Scandicci targata Marco Gaspari ha esordito con una netta vittoria per 3-0 contro Perugia, segnando un inizio promettente per il nuovo allenatore delle toscane. Alla fine del match, il coach ha analizzato la prestazione della squadra, offrendo uno spaccato della sua visione sul futuro del team.

"Era una partita delicata – dice Gaspari –. Le ragazze le conosci per averci giocato contro, ma non le conosci nelle dinamiche quotidiane. Non sapevo cosa aspettarmi nei momenti di difficoltà o di pressione, ma devo dire che ho visto grande disponibilità. Certo, la partita non è stata bellissima, soprattutto per quanto riguarda il muro, che deve funzionare meglio. Su questo aspetto abbiamo già parlato ampiamente con le ragazze, perché la nostra forza deve essere muro, difesa e battuta."

Nonostante la vittoria netta, Gaspari rimane prudente: "Mi aspettavo un inizio difficile, soprattutto perché era un esordio dopo un cambio di guida. Anche le giocatrici, come me, dovevano essere molto attente. Mi è piaciuto l'atteggiamento della squadra, ma c'è ancora molto da lavorare, soprattutto sull'aggressività nei nostri punti di forza."

Una nota di merito, secondo l'allenatore, va a chi è subentrato dalla panchina: "Chi è entrato ha dato una mano nei momenti di difficoltà, soprattutto nel terzo set, quando eravamo sotto di sette punti. Questa settimana ci è servita molto e la prossima potremo fare ancora meglio."

Rispondendo a una domanda sulla gestione delle rotazioni e sul parziale di 22-6, Gaspari ha sottolineato l'importanza di non rimanere legati agli errori: "Un allenatore è contento quando si vedono risorse arrivare dalla panchina. Tuttavia, è importante non restare ancorati all'errore, perché l'errore fa parte del gioco. Se pensiamo di non sbagliare mai, ci allontaniamo dalla realtà."

Infine, Gaspari ha ribadito l'importanza del progetto a lungo termine con il presidente Nocentini: "Non dirò mai quello che ci si dice con i presidenti, ma posso dire che il presidente mi ha subito trasmesso il suo pensiero su quello che si aspetta dalla squadra. È importante ricordare che non conta solo il risultato, ma anche come si matura. Non possiamo mai rilassarci dopo una vittoria né deprimerci dopo una sconfitta".