Sonepar Padova - Allianz Milano 0-3 (21-25, 22-25, 25-27)
Padova: Falaschi 1, Porro 8, Plak 4, Masulovic 16, Sedlacek 10, Crosato 3, Toscani (L), Stefani 1, Diez (L), Pedron 0, Orioli 6, Truocchio 0. N.E. Mayo Liberman, Galiazzo. All. Cuttini.
Milano: Porro 2, Louati 15, Schnitzer 10, Reggers 15, Kaziyski 10, Caneschi 5, Staforini (L), Zonta 0, Catania (L), Barotto 1, Otsuka 0. N.E. Larizza, Piano, Gardini. All. Piazza.
ARBITRI: Brancati, Luciani.
NOTE - durata set: 28', 26', 34'; tot: 88'.
PADOVA - L’Allianz Milano espugna la Kioene Arena e si porta in Lombardia 3 punti preziosi, mentre i padroni di casa restano a bocca asciutta dopo una partita piuttosto brutta. I ragazzi della Sonepar infatti scendono in campo senza riuscire mai a trovare il bandolo della matassa, sembrando alle volte un po’ rinunciatari.
Il punteggio equilibrato dell’inizio dei set è dovuto più ai tanti errori che ai bei colpi,soprattutto dai 9 metri. Dal canto su Milano ha in Reggers e Louati due terminali d’attacco che girano bene, mentre gli attaccanti padovani sembrano bocche da fuoco dalle polveri bagnate e Falaschi gioca pochissimo al centro costretto anche da una ricezione poco precisa. Padova sembra poter riaprire i giochi sul finire di terzo set grazie all’ingresso del giovanissimo Mattia Orioli, inserito per Luca Porro, a cui Falaschi si affida, giustamente visto che poi chiuderà con l’83% in attacco, nel finale di gara, ma sono le imprecisioni dei bianconeri a regalare set e partita agli ospiti meneghini.
I PIU’ ED I MENO - La vera differenza nei numeri tra le due squadre la fa la ricezione dove Milano stacca 51% a 45% i veneti che però a fine gara chiudono nettamente e paradossalmente meglio in attacco: ben 58% l’efficienza veneta, contro il 53% lombardo. Computo dei muri esattamente uguale: 6 a testa (di cui 3 per Masulovic). Al servizio l’altro netto distacco a favore meneghino: se entrambe sbagliano 15 volte ( di cui ben 8 per Padova nel primo set),MIlano mette ben 5 ace, mentre Padova si ferma a 1 con Luca Porro. Top scorer di giornata Masulovic con 16 punti, il 53% in attacco e 3 muri, dall’altra parte Reggers e Louati chiudono con 15 punti a testa, con il francese ad aggiudicarsi i titolo di MVP grazie al 67% in attacco, 1 muro ed una presenza costante lungo tutto l’arco dell’incontro.
SESTETTI - La Sonepar Padova parte con Falaschi al palleggio in diagonale con Masulovic, i centrali Plak e Crosato, schiacciatori Luca Porro e Sedlacek, libero il francese Diez. Piazza risponde con Paolo Porro, Reggers opposto, al centro Caneschi e Schnitzer, schiacciatori l’ex Louati e Kaziyski, a completare il libero Catania.
LA GARA - La prima fase del match è equilibrata con Milano a mettere avanti la testa per prima con Louati e Padova a rispondere colpo su colpo fino al 5-5, poi l’Allianz allunga 5-8 con il muro di Louati su Masulovic. Reggers spinge e porta i suoi 6-11, poi si vedono per un lungo tratto quasi solo battute sbagliate a mandare avanti il parziale. Dall’11-15, Luca Porro decide di cambiare ritmo e sveglia i suoi che pian piano risalgono 15-16. Schnitzer con due punti di fila riporta a distanza Milano 16-19, ma la Sonepar non molla e con Masulovic ritorna sotto 20-21. Poi però Louati gioca di sponda con il muro bianconero e consegna a Milano il primo set.
In avvio di seconda frazione è Padova a condurre il gioco, con l’Allianz che resta incollata e sorpassa 6-7 grazie all’ottimo Reggers. Paolo Porro sposta il gioco nella fascia centrale del camp e resta avanti, poi il muro di Reggers su Masulovic dà il primo break ai lombardi 11-13. Ci pensa l'eterno Kaziyski a dare il massimo vantaggio a MIlano +3, che l’Alianz incrementa quando Cuttini interrompe il gioco per chiamare un tocco a terra, che però non c’è, sul pancake di Catania c’è (16-20). Qualche errore degli ospiti e qualche bel colpo di Masulovic e Luca Porro tengono in gioco i veneti, ma chiude a muro Caneschi su Sedlacek 22-25.
Anche nel terzo set il gioco è equilibrato, con Padova che prova a mettere avanti la testa, ma viene subito sorpassata da Milano che guidata da Schnitzer e Reggers conduce nuovamente il parziale. Dall’altra parte è Masulovic a tenere testa quasi da solo agli ospiti, anche se è il muro di Sedlacek su Kaziyski a dare il momentaneo pareggio ala Sonepar (10-10). Il bulgaro poi si riscatta subito con due punti di fila che mandano a+2 Milano e convincono Cuttini al time out. I centrali di Padova finalmente iniziano a farsi sentire e ad infastidire gli avversari, poi è Orioli (dentro per Porro) a muro andare la parità ai padroni di casa 16-16. Dall'altra parte però c’è un infinito Kaziyski che mette in mostra il suo talento e tiene avanti l’Allianz. Falaschi si affida ad Orioli per sorprendere gli ospiti ed il giovane risponde bene in attacco consegnando alla Sonepar il sorpasso 21-20 e portando i veneti al 23-22. Louati è il terminale d’attacco di Milano, ma Orioli non ha paura di nulla e trascina i padroni di casa al set-ball, annullato poi da un redivivo Reggers. Sorpassa Caneschi in veloce, ma Masulovic lo mura mandando il parziale ai vantaggi, dove è Reggers a mettere la firma con un attacco e l’ace finale.
Le parole di Roberto Piazza al termine del match: “Siamo stati bravi a prenderci una vittoria importante, da tre punti. Per me questa è la cosa più importante, più del tre a zero finale. Eravamo contro una squadra che sta vivendo un ottimo momento e noi siamo sempre stati in partita in un momento del calendario importante. Venivamo da una difficile partita di Champions e tra poco saremo di nuovo in viaggio verso Innsbruck e poi ci sarà Perugia al Forum. Ma io voglio pensare a una partita alla volta. Godiamoci così questa vittoria”.
Coach Jacopo Cuttini, tecnico di Padova: “Sapevamo che sarebbe stata una gara molto complicata. Milano esprime una pallavolo davvero di qualità, con pochissimi errori e scelte sempre molto precise. Spesso riescono ad allungare le azioni, e questa caratteristica crea difficoltà a qualsiasi squadra. Nei primi due set, soprattutto nel primo set e mezzo, non siamo riusciti a trovare un grande aiuto dalla battuta, che è una delle nostre armi principali. Questo ci ha penalizzati. Successivamente, però, siamo riusciti a trovare un equilibrio al servizio: senza cercare troppi ace o giocate forzate, abbiamo ritrovato percentuali giuste e siamo riusciti a rischiare con intelligenza. Milano ha confermato le qualità che ci aspettavamo, ma al terzo set siamo stati bravi a giocarcela punto a punto contro una squadra così forte. Alla fine, come sempre, sono stati i dettagli a fare la differenza: un ace subito, un paio di situazioni favorevoli sprecate, o altre palle su cui avremmo potuto essere più cinici. Dobbiamo crescere in queste situazioni e imparare a sfruttarle meglio”.
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